Da leader e co-fondatore del gruppo rap Public Enemy, Carlton Douglas Ridenhour, questo il vero nome di Chuck D, ha ridefinito profondamente la musica rap e la cultura hip-hop. Con i suoi testi ha affrontato temi importanti sul razzismo, la rabbia e la disuguaglianza sociale, creando una coscienza politica grazie anche ad una dialettica tagliente e alla critica costante verso i mass media. Alla fine del 1999, il New York Times ha inserito 'It Takes A Nation Of Millions To Hold Us Back' dei Public Enemy nella lista dei "25 album più significativi del secolo scorso", mentre nel maggio del 2005 la Library of Congress, la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, ha incluso 'Fear OF A Black Planet' tra le 50 registrazioni 'da preservare nel National Recording Registry'. A coronamento di una carriera ricca di successi, proprio l'anno scorso i Public Enemy sono stati ammessi alla Rock and Roll Hall of Fame. Nel corso dell'illustre e quasi trentennale carriera, il gruppo hip hop di Chuck D si è esibito in quasi duemila concerti e ha fatto man bassa di dischi di platino, d'oro e numerosi riconoscimenti. A tutto ciò hanno sicuramente contribuito anche i negozi di dischi indipendenti di tutto il mondo, come quelli celebrati dal Record Store Day nel corso degli ultimi sette anni. Sulla nomina di Ambasciatore del Record Store Day Chuck D afferma: 'In oltre 27 anni e 93 paesi visitati da leader dei Public Enemy, non ho passato un solo giorno senza sottolineare che l'hip hop è stato generato dalla DJ Culture. I membri fondatori deI Public Enemy erano, e sono tuttora, DJ. Lo strumento per i DJ è sempre stato il supporto fisico, la registrazione su supporto fisico. E il collante naturale con i fan e addetti ai lavori è sempre stato il negozio di dischi. Il negozio di dischi ha fatto sì che i musicisti ascoltassero anche altri musicisti e anche le radio hanno avuto un ruolo fondamentale. Alcune volte le radio hanno seguito il flusso creato dai negozi di dischi, altre lo hanno generato, alimentandosi a vicenda. I fan e gli ascoltatori delle radio, se volevano entrare nel mondo della musica, se volevano in qualche modo avere a che fare con la musica, dovevano entrare in un negozio di dischi, che è sempre stato un luogo per scoprire i propri idoli e che avrebbe in qualche modo 'restituito' una sorta di 'patente sonica'. In questa epoca in cui l'industria ha segmentato il mondo della musica con il digitale, io sono onorato di essere l'Ambasciatore del Record Store Day. Con il collo delle masse piegato sullo smartphone, tutti noi amanti della musica non possiamo non festeggiare una realtà come il Record Store Day. Ne vale veramente la pena.' www.facebook.com/MrChuckD