“Al mattino torni sempre indietro” è il titolo del nuovo disco dei Clamidia, band di stanza fra San Marino e la Romagna arrivata alla seconda pubblicazione all'insegna di un indie-rock d'autore di grande intensità emozionale. Prodotto da Umberto Palazzo (Santo Niente), che interviene con le proprie chitarre anche su alcuni brani, “Al mattino torni sempre indietro” è stato anticipato nei mesi scorsi dal singolo “Fondazione nuovo sentiero” accompagnato dal video del regista Matteo Bevilacqua (http://youtu.be/zSjz8ArVDds), un clip ambientato in luoghi disabitati di grande suggestione che ha raccolto i favori de La Repubblica, la quale lo scorso ottobre ha proposto il video in anteprima esclusiva. Questa nuova opera dei Clamidia, infatti, era uscita originariamente a novembre 2014, ma non avendo avuto alcun tipo di promozione viene riproposta oggi da Macramè su etichettaCup of Tea per quello che è. Cioè un disco di rock d'autore, elettricamente teso e gravido d'intensità letteraria, là dove a contare sono le vite cardiache delle persone che diventano canzoni, amplificatori a cui votarsi e parole da dire e urlare perché non si può fare altrimenti. Rock anni Novanta, basso marziale, batteria in primo piano a dettare tensione, chitarre che creano trame sugli sfondi prima di esplodere inarrestabili. E una scrittura molto evocativa, ricca di immagini frammentate e prive di spazio temporale, dove la mescolanza di suggestioni genera intimità e significati aperti all'interpretazione. “Al mattino torni sempre indietro” è infatti un disco che si nutre di letteratura (il titolo ad esempio è un omaggio a “In the morning you always come back” di Cesare Pavese) e di immaginari cristologici (“La croce”, “Sotto il diluvio”, “Redenzione e grazia”), che servono per cantare alcune tematiche precise. Le canzoni dei Clamidia parlano d'amore mai appagato, di dubbi esistenziali, di illusioni che crollano e individui che si sgretolano, accadimenti a cui non è possibile opporre nessuna Fede se non quella verso le possibilità di catarsi della musica. Catarsi, del resto, è una delle parole chiave di questo lavoro. Una vibrazione liberatoria che è il filo rosso di tutte le dieci tracce di “Al mattino torni sempre indietro”. Brani che cantano allo sterno di chi ascolta, mozzano il fiato e lo liberano in respiri profondi che provano a rimuovere il dolore per cercare, come cantano in “Redenzione e grazia” “chili di cobalto / impressi in cieli di raso / Agape”. Link http://www.clamidia.net http://www.facebook.com/clamidiapage http://www.soundcloud.com/clamidiarock http://clamidia.bandcamp.com