COLOUR MOVES A LOOSE END A DISTANZA DI 28 ANNI TORNANO I COLOUR MOVES CON “A LOOSE END” Una questione in sospeso: un progetto simmetrico Lo spunto che ha dato vita alla realizzazione di questo disco è stato quello di riportare in vita le nostre canzoni della metà degli anni 80 al fine di pubblicare un doppio LP su vinile (uscito nel marzo 2015, Interbang Records, Berlino). Anche se raccolti in un solo contenitore, di fatto, il disco è costituito da due LP – momenti storici differenti, che danno simmetria e completezza al nostro percorso musicale. > A LOOSE END “Tra il 1984 ed il 1988, cinque ragazzi italiani ai confini dell’impero musicale anglo-americano imbracciarono i loro strumenti sull’onda del postpunk e del “do it yourself” dando vita ad una piccola storia, la nostra. Come tutte le piccole storie fatte da ragazzi che decidono di metter su una band, anche questa ha cambiato, rimescolato e frullato la nostra vita. Visti con gli occhi di oggi furono solo 4 anni, per noi furono un’eternità. Il nostro percorso musicale fu lo stesso di centinaia di gruppi di allora, fatto di fame, energia, confronto, stupore e una certa dose di spavalderia tipica dei ventenni che non ci faceva sentire inferiori a nessuno, nemmeno ai nostri eroi. Abbiamo pubblicato cassette demo, un 7” (impresa non da poco nell’Italia di quell’epoca), diverse apparizioni su varie compilation, abbiamo fatto tanti concerti, interviste e poi radio, recensioni, fanzine. Ci sentivamo al centro di una storia importante, in un mondo musicale in qualche modo ostile, lontani da Londra, Liverpool o Manchester. Certo non abbiamo rivoluzionato la storia del rock, ma quella delle nostre giovani vite sì. Il Disc Two (1985-1987) racconta proprio questa piccola storia. Ci sono volute tre decadi per farci tornare la voglia di vivere di nuovo le emozioni di quei 4 anni. È stata una lunga apnea durata troppo per noi ragazzi, oggi un po’ meno giovani, che hanno sempre provato a dire la loro. Oggi, questa apnea è finita, con questo disco siamo riemersi. I pezzi lasciati ad ammuffire sui nastri delle C90 erano troppi per non stuzzicare l’idea di inciderli. Nell’estate del 2014 abbiamo imbracciato le nostre “tavole da surf” e abbiamo ripreso quell’onda postpunk, tornata a farci visita, registrando sette canzoni composte tra il 1986 ed il 1987 che ci avevano pazientemente aspettato, intatte. Le abbiamo suonate con la consapevolezza e le parole di oggi, ma con la strumentazione, i pensieri e la voglia di allora, rispettandone gli arrangiamenti e le strutture originali, convinti che avrebbero retto splendidamente l’urto dell’età e dell’era digitale. Questo è il Disc One (2014-2015): tornare a respirare l’aria di un tempo e riannodare i fili di questa nostra storia per chiudere quella che per noi era “Una questione in sospeso”. http://colourmoves.co/ https://www.facebook.com/pages/Colour-Moves/426512217497592