Coma βerenices è una piccola costellazione visibile nelle notti primaverili o estive quando il cielo non è inquinato. Secondo un’antica leggenda greca, si trova lassù da quando la regina Berenice fece voto solenne di consacrare ad Afrodite la sua bellissima chioma come pegno d’amore.
Provenienti da esperienze musicali diverse, le giovanissime Antonella Bianco (Antonio Firmani & the 4th Rows, Mathì) e Daniela Capalbo (Ben Slavin) e influenzate da ascolti trasversali che spaziano dai Karate ai Tampe Impala, dai Sophia ai Hiatus Kayote, decidono di intraprendere un pezzo di strada insieme all’inizio del 2015, mischiando le sonorità acustiche di una Maton con lo shoegaze di una Telecaster e affidando il passo a melodie intime ed ipnotiche, accelerazioni e dilatazioni che - come fossero onde (“Waves” è il titolo di un loro brano) - accompagnano e caratterizzano la loro musica. Dopo un anno ricco di live in giro tra Campania e Lazio, in formazione duo e in trio con Fabio Caliento alla batteria, in cui sono anche support band di Paolo Benvegnù, Comaneci, Platonick Dive, Dardust e Grimoon, a novembre 2015 iniziano le registrazioni per il loro primo lavoro discografico che uscirà ad aprile 2016. “Delight” è il titolo dell’EP contenente cinque tracce, idealmente tra loro legate da un filo rosso: il piacere profondo che non nasce dalla perfezione, ma al contrario da un fascino distratto, quel garbo selvaggio che ammaliava il poeta Robert Herrick. Esattamente come nella vita - in cui troppa precisione è destinata a fallire – “Delight” mette in musica la meraviglia e l’incertezza che essa ci riserva e, attraverso una dichiarazione d’amore all’autenticità, prova a prendere un’assenza di armonia per trasformarla in bellezza.