Una dichiarazione d’amore per il proprio figlio, in cui un padre ammette di non poter promettere altro se non di provare a fare del proprio meglio. In cui gli dice che cercherà di mantenere una giusta distanza: mai troppo lontano, rischiando di diventare assente, ma neppure tanto vicino da risultare asfissiante. Essere perfetti non è possibile. Cercare di fare del proprio meglio è invece una possibilità ricca di poesia. Poesia che si trova dentro al bambino e che gli permette di guardare al mondo e al suo futuro in divenire con sorpresa e infinita curiosità.
Il videoclip, realizzato da Pietro Puccio, è diviso in due parti: una illustrata e una reale. Racconta proprio questo aspetto delle possibilità che nella vita prendono forma e a cui bisogna guardare con stupore.
Le illustrazioni partono da macchie di acquerello casuali che, essiccandosi, ispirano forme a cui sono state aggiunte zampe, occhietti, fiori, diventando esseri fantastici. Senza avere progettato nulla prima, improvvisando. Una specie di live painting registrato dalla videocamera e poi montato, senza ritocchi. Perché è questo l’insegnamento: che ci sono nel futuro tanti possibili a cui dare forma, tanti possibili a cui guardare con stupore e da cui lasciarsi stupire.
La parte che intervalla le illustrazioni e accompagna il ritornello, è invece un video realizzato riprendendo bambini che saltano su un tappeto elastico, uno dei giochi in assoluto preferiti, esprimendo gioia e vitalità, e di cui si riprendono solo le ombre che appaiono come figure leggere e senza gravità.