Questo primo singolo è un brano generazionale, parla del futuro e degli obiettivi dei trentenni di oggi: “Una generazione che da un lato prende tempo per inseguire i propri sogni e dall’altro si rende conto che è proprio il tempo a mancargli – racconta la band -. Quello che prima per noi era un diritto improvvisamente diventa un privilegio di pochi. I nostri genitori ci hanno riempito di aspettative nutrite da grandi sacrifici ed è arrivato il tempo di tornare ad essere solidi, facendo i conti con le nostre età e con una società che ad un certo punto ti vorrebbe “inquadrato” in alcune categorie ben definite. Il sound è senza fronzoli e i riferimenti sono propri di quell’underground torino/milanese che ha fatto la storia dell’underground e poi dell’indie italiano”.
L’Ep, che uscirà nel 2019 ed è prodotto da Lumaca Dischi, prende il nome della band, Cose Difficili, nata nel 2017 dall’incontro del cantautore Mattia Tenuta e del Dj/Producer, Giuseppe Rimini aka Dj Kerò, a cui si aggiunge il funk del bassista Mario D’Ambrosio. Il nome è un tributo ai Casino Royale (e al loro celebre brano), mentre le anime cha abitano questo lavoro sono molteplici, da Luther Vandross e Curtis Mayfield in relazione al brano Se Fossi Tu, alla veste più marcatamente hip hop nel brano Tutto Semplice. Con Favola Di Plastica si passa a riferimenti nusoul, ma anche italiani, come Ainè e Serena Brancale. Nel brano Ora Che Sono Qui la fa da padrona l’elettronica mista a un beat incalzante. È tempo invece ha origini in quello che è stato l’underground torinese e milanese degli anni ’90, da Subsonica a Casino Royale.