Cosmo Sheldrake, 27 anni, è un multi-strumentista cantante e compositore di Londra. Colleziona e suona diversi strumenti, dal clarinetto basso al banjo. La musica che nasce è unica e ispirata da suoni naturali che spesso sono inseriti nei brani. Sheldrake nasce in un ambiente immerso nella musica e nella natura. Suo padre, Rupert Sheldrake, è un biologo figlio di una lunga generazione di organisti. Sua madre, Jill Purce, figlia di pianista e appassionata di canto corale, insegna canto armonico Mongolo e ha lavorato con il compositore tedesco d’avanguardia Karlheinz Stockhausen.
“Mia mamma aveva una collezione di registrazioni etnografiche e uno dei miei primi ricordi è una conferenza sulla world music dove ho ascoltato il canto Tuvan, il flamenco e i cori della Georgia e ne sono rimasto affascinato.”
Cosmo inizia a studiare il pianoforte all’età di 4 anni e a 7 era già in grado di suonare i blues in stile New Orleans e i boogie-woogie; a 15 anni invece studiava il minimalismo e Logic per programmare i beat e le batterie. Nel 2013 partecipa a Tedx con una conferenza dal titolo “Interspecies Collaboration” dove crea una sinfonia utilizzando il suono del sole e di uccelli in volo e la sua improvvisazione vocale. Nel 2017, compone la colonna sonora per “Moving Art” una serie Netflix sulla natura firmata dal regista Louie Schwartzberg.
Il suo primo singolo “The Moss” esce nel 2014 seguito dall’EP “Pelicans We” masterizzato da Mandy Parnell nel 2015.
“The much much how how and I”, masterizzato dal produttore elettronico Matthew Herbert e registrato al Soup Studios di Londra, è l’album di debutto in uscita per Transgressive Records il prossimo aprile. “Mi sembra che questo album sia riuscito a catturare il mio pensiero e un periodo della mia vita. Ci ho messo tre anni per scrivere e per capire l’identità di questo progetto”.