Sono le due anime dell’artista che convivono in “Nullatenente”: le sonorità dance di fine millennio che si contrappongono a testi estremamente introspettivi. I tre artisti riflettono qui sui cambiamenti della propria vita, analizzando il passato con una consapevolezza diversa. Le strofe riflessive si contrappongono a una cassa incalzante, una dicotomia tra suoni e parole che rappresenta la cifra stilistica di Dargen D’Amico, che da sempre unisce leggerezza e riflessione nella sua musica.