Terzo Album per The DI MAGGIO CONNECTION, ma ben il quattordicesimo per il leader della Band, Marco Di Maggio, considerato dalla stampa specializzata tra i maggiori chitarristi R’n’R mondiali ed unico artista italiano eletto Honorary Member dalla Official Rockabilly Hall of Fame, Usa. L’album è costituito da 12 brani, dei quali, 9 originali scritti da Marco Di Maggio e da Francesco Chisci, più 3 remakes di brani classici del Rock e del Rock’n’Roll, rivisitati e stravolti in chiave personale. Con questo nuovo lavoro, è facile percepire l’affiatamento di una band che negli ultimi 15 anni ha calcato palchi internazionali in innumerevoli tour che li hanno portati ad esibirsi in 24 paesi, dagli Usa alla Cina. Seppure Marco Di Maggio è ad oggi l’unico artista italiano insignito del prestigioso ruolo di Honorary Member della Official Rockabilly Hall of Fame americana, il suo bagaglio tecnico e l’esperienza maturata sia nell’ambito della Roots Music americana lo hanno sempre portato a non chiudersi in cliché limitativi e settoriali, ma semmai ad esplorare il variegato mondo dei sottostili legati al Rock’n’Roll, Country, Blues, Surf, Swing, Rockabilly, cercando di fondere il tutto con un tocco originale, personale e mai banale… La band ha suonato in 24 paesi, dagli Usa alla Cina, collaborato con oltre 50 artisti leggendari, quali Terry Williams (Dire Straits), Dave Roe (Bassista di Johnny Cash), Dj Fontana (Batterista di Elvis)…per citarne alcuni. Centinaia di festival internazionali quali Montreux Jazz Festival 2009, Grand Ole Opry/Ryman Auditorium 2001, Usa, Pistoia Blues 2015 e molti altri. L’album è un grande mix di parte dei generi ruotanti intorno al Rock’n’Roll, un viaggio virtuale tra le Highway americane, col pensiero rivolto ad atmosfere sognanti ma con la suspence di un film spy, dove il suono twang della sua chitarra taglia a fette l’incessante base ritmica del Contrabbassista Matteo Giannetti e del Batterista Marco Barsanti, fonde ritmi tribali con il Bop ed il Blues, tra venature Country e sonorità Rockabilly, strizzando l’occhio al passato ma con un sound saldamente attaccato al presente e da suonare ad alto volume…Rowdy!