Sovran", nuovo inciso dei Draconian. Forse non l'attesa ma la nera poesia, il melodramma, la tragedia musicale sono sempre stati di casa per gli svedesi. Al tipico fan "che vuol esser stupito" verrebbe quasi da pensare che in quattro anni, una band possa essersi messa al lavoro per sfornare l'ennesimo capolavoro, "perchè il tempo ce l'ha avuto". Ma oltre che ridondante e già sentito, il pensiero, risulta del tutto.. banale. Perchè ci si dovrebbe sempre aspettare fantomatici capolavori se basta avere la varietà? Suvvia! Quella sana varietà musicale, abbastanza lontana dall'esser scontata ma non troppo vicina all'esser proclamata miracolo. Perchè nascondersi dietro un dito, quindi? Quella sacrosanta varietà esiste e tiene in vita alcune band alla canna del gas da anni.