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Dub Syndicate - No Bed Of Roses Secondo fonti tedesche si sarebbe dovuto intitolare Karaoke Jungle la nuova fatica dei Dub Syndicate, un titolo che forse poco avrebbe concesso all'immaginazione collettiva. Fortunatamente si è trattato solo di un'indecisione da parte dello stesso Style Scott, che successivamente ha optato per il più evocativo No Bed Of Roses. Loro, si sa, non hanno bisogno di presentazioni: sono i Dub Syndicate, gruppo storico della scena inglese nato oramai da un ventennio e che da sempre ha fatto della revisitazione in dub di brani famosi uno dei loro punti di forza. La collaborazione pluridecennale con Adrian Sherwood (che ancora una volta si occupa del mixaggio e dell'overdubbing) è stata nel tempo fruttuosa e li ha nuovamente portati a dare alle stampe un prodotto di ottima qualità. Come suo solito, Scott ha reclutato nomi di tutto rispetto della scena reggae: Gregory Isaacs fa la sua apparizione in Kingston 14, Cedric Myton nella title track, Cornel Campbell in Nothing Came Easy, mentre il dub poet Yasus Afari compare in Hard & Tuff e Jamaican Proverb. Questo album sembra essere stato una nuova sfida per i due partners in crime: molte le citazioni, i campionamenti e gli esercizi di stile che rendono il lavoro ampio e variegato ed è sin dalle prime tracce che ci si rende conto che No Bed Of Roses è stato trattato al pari di una scatola cinese. Più lo si ascolta, infatti, più salta all'orecchio la mole di riferimenti ed omaggi che la band si è divertita a disseminare nel corso delle dodici tracce: Fire Burning altro non è che una personalissima version di Babylon Burning di Bob Andy, nella dub poetry di Jamaican Proverb troviamo un piccolo cameo del sound degli UB40, e in No Bed Of Roses la linea di basso ricorda addirittura quella di Let There Be More Light dei Pink Floyd (!). Siamo sicuri che già questi pochi hints abbiano stimolato la vostra curiosità: No Bed Of Roses è un album che sicuramente sollazzerà i completisti, ma che saprà farsi valere anche tra coloro che amano il reggae tout court. E allora, perchè non provare a scoprire gli altri indizi? www.dubsyndicate.com

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