THE DUKES OF STRATOSPHEAR Chips From The Chocolate Fireball il 1985 segnava un momento poco felice negli umori della famiglila XTQ non solo lo stupendo ma un po' ostico "Mummer", ma persino un capolavoro assoluto come "The Big Express", avevano ricevuto un'accoglienza ben più tiepida di "English Settilement", nel cuore di molti il vero classico del gruppo. E' presumibilmente con uno spirito di rivincita oltre che con la consueta goliardia, che Andy Partridge e Colin Moulding, nei panni di Sir John Johns e The Red Curtain, coinvolgono i compagni in un'avventura parallela ai limiti dell'incoscienza. "25 O'Clock" è il mini LP di debutto da parte del segreto peggio mantenuto della storia del rock, i sedicenti Dukes of Stratosphear, ed è un omaggio alla psichedelia delle origini, quella dei Nuggets e dei light-shows lisergici, delle notti dell'UFO club con l'amplificazione a livelli impossibili ed i suoni dei beat e dei garage superati appena dieci minuti prima. Una proposta che in piena epoca di techno-pop e con gli ultimi cascami della new-wave che ancora recitavano il loro ruolo era quanto di più demodé ed arrischiato si potesse tentare. Tra le multicolori esplosioni barrettiane di "Bike Ride to the Moon" e la grezza energia alla Chocolate Watch Band della title-track, solo la traccia finale, "The Mole from the Ministry", rivelava in modo inequivoco, con il suo humour beffardo e con un testo un po' meno evanescente degli altri, l'identità dei quattro duchi. Il seguito sul lungo formato, "Psonic Psunspot", viene dopo i fasti di "Skylarking" e si concede con maggior facilità alla contaminazione tra la psichedelia ed il trade-mark inossidabile del gruppo madre; "Vanishing Girl" e "Collideascope" distendono le stesse armonie beatlesiane che permeavano da sempre i dischi degli XTC, "You're My Drug" ci metteva dentro persino quel sorriso oscuro ed inquietante, un po' da stregatto, che è Partridge al 101%, e "Palle and Precious" concludeva su una nuvola di zucchero filato che se non è un'outtake dall'album appena prodotto da Todd Rundgren poco ci manca. La Virgin aveva già raccolto entrambi i lavori in un compact, "Chips from the Chocolate Fireball", pochi mesi dopo l'uscita in vinile di "Psonic Psunspot": ora torna ad offrircelo in veste rimasterizzata, a quindici anni di distanza, recuperando un documento fondamentale, musicalmente più che entusiasmante, che non meritava certo di finire fuori catalogo. Un reperto di un passato che non ritornerà, poiché nel 1990 Partridge annunciò ai media che il Duchi erano stati orrendamente assassinati, soffocati nelle loro maglie paisley (cambierà versione più volte, evocando anche fantomatici incidenti in cucina o in fabbriche di sorbetto dove sarebbero misteriosamente annegati). Ma nella paradossale realtà XTC, non si può mai sapere...