Se sei un cantautore che gioca con diverse sfumature del pop e ti riescono tutte piuttosto bene, dovresti evitare di focalizzarti solo su una di esse. Esempio lampante quello di Rufus Wainwright che in “All Days Are Night: Songs For Lulu” infilò un lotto di ballate per soli voce e pianoforte,risultando alla lunga un po' stucchevole e ripetitivo. Ci prova anche Ed Harcourt, con questo “Back Into The Woods” che è il suo disco più scarno, costruito su canzoni fatte di voce e pianoforte oppure chitarra e voce. In questo caso il tono da melodramma è più tenue, preferendo la via di un intimismo comunque non troppo marcato. Quello che ha sempre distinto lo stile di Ed Harcourt era l'approccio poliedrico alla forma canzone seppur ristretta in canoni classici. Che fossero dolci cavalcate melodiche dal sapore primaverile oppure intime ballata notturne, il Nostro sembrava sempre a proprio agio e assolutamente padrone dei propri mezzi. Sinceramente non si sentiva la necessità di un passo indietro da questo punto di vista, ma spesso le divergenze di vedute tra gli artisti e gli ascoltatori sono inevitabili. “Back Into The Woods” è innanzitutto un disco di classe, lirico, solenne quanto basta in alcuni passaggi e più intimo in altri, che mette in gioco la forza di una voce mai così convincente e preponderante su tutto il resto, fatto di piccoli dettagli come le note di un pianoforte o le corde di una chitarra elettrica non troppo amplificata. Un gioco che funziona fino ad un certo punto della scaletta, quando subentra una certa ripetitività, tra l'altro inevitabile in questo tipo di progetto. Sicuramente il disco che voleva pubblicare il suo autore, che avrebbe giovato di almeno un paio di passaggi più vivaci a spezzare i toni molto tranquilli. Seppur formalmente ineccepibile e dotato di una grazia fuori dal comune in alcuni episodi, ci auguriamo che questa possa essere una semplice parentesi della carriera di Ed Harcourt, un semplice bisogno di intimità che si tradurrà in un futuro leggermente diverso, naturale prosecuzione di quello che ci aveva lasciato in dote nei precedenti lavori. www.edharcourt.com