“USHUAIA”,Un disco che si pone come la naturale continuazione del precedente “Machu Picchu”, con cui condivide non solo il percorso, ma anche l’immaginario, a partire dalla scelta di far combaciare le due copertine che, poste l’una accanto all’altra, si completano in un’unica grande opera.
Nato in un momento storico senza precedenti, che ci ha visti costretti in casa e spettatori di un mondo nel caos, l’album esprime un impellente desiderio di libertà. Un’urgenza di evasione dalle catene del quotidiano per tornare a vivere, per riprendere a viaggiare e, più di ogni altra cosa, per ricominciare ad avere fiducia in questa Terra che, nonostante tutto, rimane un luogo meraviglioso e degno di essere salvato.Un itinerario di ascolto lungo il tempo di otto canzoni, otto tappe che esplorano la conoscenza di sé e di ciò che ci circonda fino a raggiungere l’ultimo traguardo: la fine del mondo. Il titolo dell’album, “USHUAIA”, fa infatti riferimento alla capitale della Terra del Fuoco, in Argentina, nota per essere la città più a sud del mondo.
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