"È L’ AMORE CHE MUOVE LA LUNA” la scintilla primigenia della creazione dell’universo. L’amore del primo istante che genera la luce, il movimento, la bellezza.
La bellezza è un valore assoluto e indefinibile che va al di là della ragione e degli sbandamenti dell’umanità. Il segno più presente e incontaminato della bellezza è la luna che sta lì da sempre per indirizzarci silenziosamente.
Il brano “FIAT LUX” ripercorre la favola poetica della Genesi, il racconto dell’uomo che all’alba della civiltà si guarda intorno e prende coscienza della grandezza e della perfezione dell’universo. La formula compositiva adottata si ricollega alla struttura popolare del “canto cumulativo”, basato su un percorso in cui ogni strofa si dilata man mano per contenere tutte le precedenti.
“L’ARCA DI NOÈ” propone una riflessione sull’uomo e sulla responsabilità che deriva dal suo primato e dal suo incontrastato dominio su tutti gli altri esseri viventi.
La storia recente ha registrato una svolta epocale nell’evento che ha visto per la prima volta l’irruzione di una volontà giovanile capace di scalzare pacificamente, alla parola d’ordine “KIFAYA”, che vuol dire “Basta!”, un potere che sembrava inamovibile. La primavera araba, con tutte le sue incertezze e contraddizioni, è la trasposizione nei giorni nostri della leggenda biblica del piccolo Davide che sconfigge il gigante Golìa.
La forza dell’uomo è la sua ragione; e così inizia il suo cammino nel progresso e nella storia. È questo il tema del corale dal titolo “NON C’È RAGIONE”
La ballata finale dal titolo “QUALCUNO SULLA TERRA” ripropone in maniera conclusiva i temi percorsi, e in particolare la responsabilità di ciascuno di trafiggere le nebbie di una storia di guerre e di incertezze."
Eugenio Bennato
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