Il 2016 è stato l’anno che ha consacrato Ezio Bosso fra i musicisti più attivi in Italia e di maggior successo con oltre 90.000 biglietti venduti con il tour in piano solo “The 12th Room Tour” che ha registrato sold out e standing ovation del pubblico in tutta la penisola. Il Maestro ha dato vita ad un vero e proprio dialogo tra il suono del suo ‘fratellone’ Pianoforte Steinway Gran Coda e gli spettatori, che hanno partecipato allo spettacolo in rapito silenzio, confermando le qualità di divulgatore del Maestro e la sua capacità di abbattere le barriere interculturali pur con un programma di estrazione classica che comprendeva tra gli altri brani di Bach, Chopin, Sgambati e John Cage.
Ad ottobre, Ezio Bosso ha debuttato al Gran Teatro La Fenice di Venezia in qualità di direttore d’orchestra, suo ruolo naturale, con l’impegnativo programma impaginato con il terzo concerto brandeburghese di Bach, la sinfonia n.4 “Italiana” di Mendelssohn e il virtuosistico quanto affascinante Concerto per violino “Esoconcerto”, composto da Bosso, e con il violinista Sergej Krilov, straordinario e funambolico solista. Il concerto con l’Orchestra Filarmonica de La Fenice ha registrato ben tre standing ovation, cosa eccezionale quanto unica a La Fenice, e un unanime consenso di pubblico e critica.
Su desiderio del Maestro, tutte le prove di preparazione sono state per la prima volta aperte al pubblico, portando una “rivoluzione" nella storia dei concerti classici e dell’apertura delle orchestre e dei teatri d’opera, a coronamento della sua filosofia che da sempre sostiene che «la musica non è di nessuno ma si fa assieme».
Ezio Bosso è artista residente dell’Opera Barolo (la più antica opera pia d’Italia) dove organizza il “Zusammenmusizieren: far musica insieme”, un progetto unico al mondo di cultura per il sociale che consiste nell’aprire periodicamente le porte dello studio dell’artista nella sede di Palazzo Barolo (Torino) ad ogni tipo di musicista di qualsiasi livello e età, a chiunque voglia suonare con lui e parlare di musica, di sicurezza di sé, di memoria e di tanto altro ma soprattutto dell’importanza dell’ascolto. Questa vocazione a divulgare la musica racconta le basi etiche e intellettuali dell’uomo Ezio Bosso ed è in onore e ispirata all’amicizia con uno dei Maestri assoluti dell’interpretazione novecentesca, Claudio Abbado.