Certe canzoni non si finisce mai di ascoltarle. Di sicuro non l'hanno fatto Fabio Concato (voce), Fabrizio Bosso (tromba) e Julian Oliver Mazzariello (piano)
Non smetto di ascoltarti - raccontano i tre artisti - è un lavoro spontaneo, nato sul palco. Non c'è premeditazione, ma solo la presa d'atto che fare musica insieme per noi tre è naturale ed è diventato necessario. Dopo tanti concerti è stato altrettanto naturale fissare in un disco quello che via via, sui diversi palcoscenici, abbiamo costruito. Ognuno di noi porta in dote le proprie emozioni e quello che nasce è la verità di quell'istante unico e irripetibile eppure continuamente rinnovato.
Con questo disco desideriamo condividere con il pubblico il nostro amore per questi brani e per i loro Autori, per poi ricominciare daccapo a raccontarci e raccontarvi altre canzoni che abbiamo nel cuore.
La storia di questo sodalizio artistico parte da lontano. Fabrizio Bosso e Fabio Concato si conoscono nel 2001, quando il cantautore partecipa al disco del contrabbassista Massimo Moriconi. I due si incontrano durante le date legate a quel tour, ma è solo nel 2014, quando Concato, in occasione di un suo concerto al Teatro Petruzzelli di Bari, invita Bosso a condividere il palco, che i due riscoprono un'immediata sintonia.
Poco dopo, Bosso e Mazzariello registrano l’album "Tandem" e chiamano Concato a interpretare la sua celebre "Gigi", canzone dedicata al padre che gli ha aperto le porte anche del jazz, mondo che l'autore ha sempre infatti frequentato.
Dopo quell'esperienza nasce "Canzoni", uno spettacolo che il neo costituito trio ha portato per oltre un anno in tutta Italia e nel quale brani dal respiro eterno vengono vestiti di un abito nuovo, acquisendo di volta in volta un senso inedito.
Questo disco, nato proprio dai palchi di tutta Italia, va in questa direzione e cioè quella di spogliare rispettosamente canzoni come "La casa in riva al mare" o "Scrivimi", per riproporle nella loro essenziale capacità espressiva. La voce inconfondibile di Fabio Concato, insieme all'eleganza della tromba di Bosso e all'energia vitale dei tasti di Mazzariello, sono messe al servizio delle parole e delle melodie di grandi autori italiani. Dalla, Endrigo, Mogol, De Gregori e Concato stesso. Il jazz che scorre nelle vene dei tre artisti, ha fatto il resto.