ALICE: costantemente le persone sperimentano momenti in cui hanno la necessità di fuggire alla ricerca di qualcosa. A volte capita di riversare le proprie frustrazioni nel mondo virtuale ma, quando ci si ritrova soli, tutti i nodi vengono al pettine: non si può fuggire da sé stessi.
UN CORPO DAVANTI: nella contemporaneità il corpo umano rappresenta sempre più un contenitore asettico e i rapporti tra le persone diventano sempre più freddi e mediati. Le emozioni in realtà restano.
NEL BUIO DEL FONDO: ci sono notti che sembrano non finire mai e giorni sempre uguali a sé stessi. In quei momenti si vorrebbe urlare al cielo o tapparsi le orecchie per non sentire niente e nessuno. Quando si tocca il fondo, non resta che risalire a galla.
QUALCOSA RESTERÀ: c’è sempre qualcosa in cui credere e per cui combattere. Che siano sogni, favole o semplicemente voglia di libertà. Nei nostri giorni è tutto più difficile, ma si può trovare forza perdendosi negli occhi di chi si vuole bene.
L’ORIZZONTE DEGLI EVENTI: cosa ci sarà alla fine di tutto? I conflitti, le guerre, l’odio non valgono nulla di fronte all’immensità dell’universo.
IENE: quante volte abbiamo visto in tv, nel corso degli anni, le stesse facce che si propongono come soluzione di tutti i mali?
ORDINARIA FOLLIA: Ognuno di noi ha i propri momenti di ordinaria follia, che siano semplici azioni quotidiane o gesti eclatanti, a volte andare in controsenso può essere la direzione giusta. Un piccolo sfogo per sopravvivere e non rischiare di impazzire davvero.
OLTRE IL MURO DEL SUONO: ci sono momenti in cui tutto sembra crollare, dove ci si sente schiacciati, traditi, delusi. Ma anche nei momenti più bui possono esserci speranza e nuove possibilità, dove i desideri “si illuminano”.
DECADENTI: il quadro di un futuro distopico.
L’INVERNO: è una condizione dell’anima, soprattutto in particolari realtà, dove tutto sembra vuoto e vacuo. Ed è in queste situazioni dove sarebbe importante essere solidali, stringersi attorno alla propria famiglia, agli amici, alle persone che si amano.
VENERE: Venere è tutto ciò che un uomo può desiderare. È un viaggio di passione, di emozioni forti, ma anche di grande sofferenza e di ricordi liquidi dispersi lentamente.
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FAIA
Gianpaolo FAIA, songwriter irpino nato e “sintetizzato” negli anni ’80.
Ha realizzato di essere connesso alla musica sin dalla primissima infanzia.
L’atto creativo è un’esigenza dalla quale non può fuggire, è una salvezza, una condanna: un percorso tortuoso e un po’ folle (molto importante l’esperienza pluriennale con i Plasmodium), sfociato in “Vuoto Sincronizzato”, il primo album solista.
“VS” è una babele di suoni dall’anima rock imbrigliati in un circuito elettronico, “il senso del sogno”.
Il disco è autoprodotto in collaborazione con “La Clinica Dischi” (Milo Manera e Leonardo Lombardi), scritto e suonato da FAIA, affiancato da fidati musicisti quali: Angelo Prudente (basso), Vittorio Vigilante (chitarre) e Giacomo Lomasti (chitarre). Hanno inoltre collaborato Giuseppe Coglitore e Manuel Maccarone (batterie).
Vuoto Sincronizzato è stato registrato e mixato presso La Clinica Dischi (Leonardo Lombardi) e masterizzato presso AEMME Studio di Salvatore Addeo.