Dire Fausto Rossi come dire Faust’O è dire un culto, una parte di storia del rock italiano. Una parte emozionante, coraggiosa e inquieta, un percorso ‘contro’ che parte nel 1978 con una pietra miliare della wave italiana come Suicidio (e Poco Zucchero, e J’accuse, e e e…) e si dipana zigzagando in una ricerca mai doma, tra convergenze con le scene internazionali, progetti sperimentali, ritorni rock amari e fulminanti (Blues, su Exit, per esempio).
Fino ad oggi, il quale verrà a proporci una scelta di letture che percorrono il ‘900 raccontando di una lotta ad oltranza contro un mondo sadico, una lotta ad oltranza sostenuta dall’Immaginazione di un mondo erotico.
Fausto lascerà poi spazio alla propria musica accompagnandosi con il pianoforte e con interventi più propriamente elettronici..
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