Fear Before the March of Flames/The Always Open Mouth: Nasce il prog-core. Tornano con tutta la loro irruenza e una nuova veste tinta di post-core, i Fear Before The March Of Flames, band di Denver al suo terzo disco, con il quale dimostra ancora una volta tutto il suo talento. “The always open mouth” è forse il loro disco più bello nonché sicuramente quello maturo, grazie ad un songwriting più ricercato e ricco di scatti schizofrenici. La stampa americana dice che è come ascoltare Mike Patton che duetta con i Nine Inch Nails, forse è un po’ esagerato ma a grandi linee il paragone ci può stare, nonostante della voce del grande Patton non se ne raggiunge neanche l’ombra, ma in termini di sperimentazione e di suoni talvolta industrial se ne può anche parlare. Tra i pezzi più interessanti è d’obbligo citare “Taking Cassandra to the end of the world party” per la sua complessità e la sua innegabile tensione emotiva. Ogni brano sembra avere un filo conduttore con il precedente, suonando come un disco progressive. Ancora una volta il merito della Equal Vision è quello di proporre non il solito hardcore o emo-core ma una sorta di prog-core sopra le righe. Smontate il vano porta-cd e troverete una sorpresa in stile Radiohead. www.marchofflames.com www.myspace.com/marchofflames