Figure Of Six Step One I Figure of six si presentano in sette. Due chitarre, voce, basso, tastiere, batteria e un Dj. Per affinità verso un altro tipo di sonorità metal mi ritrovo a storcere il naso ancora prima di inserire il cd demo nello stereo. Dopo averlo fatto, purtroppo mi ritrovo a dover sostenere una parte per un disco che non vuole farsi ascoltare. Non si parli qui di pregiudizi, ma ho stentato a portare a termine l’ascolto. La musica proposta dai Figure of Six è un vario campionamento di tutta la corrente nu metal, crossover in giro negli ultimi anni. Si sentono echi di Linkin Park, Slipknot, Korn e altri gruppi affini. Il problema non è se questo genere di musica piaccia o meno, il problema non è stabilire se i Figure of Six abbiano valorizzato il genere apportando qualcosa di nuovo, il problema principale di questo lavoro sta sicuramente nel mastering non proprio ottimale. In almeno tre canzoni la voce è pressoché ridotta a zero se non in un ritornello stantio. Il suono va e viene e non sembra una precisa costruzione da parte della band. Si salvano poche canzoni in cui il cantato sia sporco che pulito fà da padrone, il resto boccheggia. I ragazzi sanno indubbiamente suonare, ma non basta per fare un buon disco. Sarà colpa forse degli arrangiamenti ormai logori che, seppur compatti, risultano come schizzi di colore su una tela bianca. Il risultato non è dei migliori e si fa fatica a continuare l’ascolto. Le intersezioni più elettroniche, alquanto prive di un quid e tutto sommato scialbe, si fanno appena sentire e rimangono troppo in sottofondo, scavalcate dal cantato sporco o dagli altri strumenti. La musica è condita da troppe violente digressioni che risultano separate le une dalle altre per uno stile dove dovrebbe prevalere una sorta di aggregazione all’interno della canzone. Il disco si compone di dodici tracce di cui quattro sono quasi esclusivamente strumentali e fungono da intermezzo e filo conduttore; la più lunga di queste sfiora di poco i due minuti e risultano abbastanza noiosa. Su tutti può essere citato il decimo brano “Inside”, apertura di tastiera, voce appena udibile accompagnata da una intromissione di batteria e poco altro e schitarrata di ritornello. Tralasciando gli echi e la poca originalità del brano rimane la sensazione di noia. www.myspace.com/figureofsix