Crack-Up arriva sei anni dopo la pubblicazione nel 2011 di Helplessness Blues e quasi un decennio dopo l’album omonimo di debutto della band.
Crack-Up può essere già pre-ordinato sia in versione fisica sia in versione digitale, ricevendo da subito una traccia dell’album, “Third of May / Ōdaigahara,” una cavalcata epica di quasi nove minuti con piano, chitarre elettriche a dodici corde, un quartetto d’archi e le tipiche armonie spumeggianti della band. Inoltre, il gruppo ha annunciato nuovi concerti, tra I quali i loro primi in territorio americano dall’Ottobre 2011 e la loro unica data italiana, il 3 Luglio 2017 a Ferrara Sotto Le Stelle.
Tutti gli undici brani di Crack-Up sono stati scritti da Robin Pecknold. L’album è stato prodotto da Pecknold e Skyler Skjelset, l’altro componente storico della band, suo collaborator e amico d’infanzia.
Crack-Up è stato registrato in diverse location negli Stati Uniti tra Luglio 2016 e Gennaio 2017; agli Electric Lady Studios, ai Sear Sound, ai The Void, ai Rare Book Room, agli Avast e agli studi The Unknown. Phil Ek ha mixato l’album agli Sear Sound, masterizzato da Greg Calbi agli Sterling Sound.
I Fleet Foxes sono Robin Pecknold (voce, poli-strumentista), Skyler Skjelset (poli-strumentista, voce), Casey Wescott (poli-strumentista, voce), Christian Wargo (poli-strumentista, voce) e Morgan Henderson (poli-strumentista).
A questo link il lyric video di “Third Of May / Odaigahra” (creato da Sean Pecknold & Adi Goodrich)
https://youtu.be/6GqgNebPm50
L’album di debutto omonimo dei Fleet Foxes arrivò con prepotenza sulla scena musicale internazionale, vincendo il primo Music Award Prize della rivista Uncut e raggiungendo la vetta di numerose classifiche “Best Of”, tra cui i 100 Migliori Album degli anni 2000 di Rolling Stone e i 50 Migliori Album del 2008 di Pitchfork. Fleet Foxes è certificato Oro in America e Platino sia in UK sia in Australia.
Il successivo Helplessness Blues ottenne le stesse lodi della critica del suo predecessore (cinque stelle su MOJO, quattro stelle su Rolling Stone, Best New Music su Pitchfork); l’album debuttò al Numero 4 nei Billboard Top 200, divenne Gold negli UK e diede alla band la loro prima nomination ai Grammy’s