Electro-funk, folk-pop, sperimentalismo teutonico si fondono nell’ambizioso progetto del gruppo californiano dei Fol Chen, gruppo dalla cospicua presenza femminile e sicuro punto di riferimento della critica alternativa nei prossimi mesi. La loro biografia è un piccolo gioiello di citazioni colte e stramberie freak, dalle influenze citate ai nomi dei musicisti sembra tutto un giocoso insieme di realtà e fiction che stimolano la fantasia senza complicazioni intellettuali. L’album, dal titolo poco memorabile di “Part I: John Shade, Your Fortune's Made”, mantiene tutte le promesse con un insieme di pop song inusuali e quantomeno stuzzicanti. La centralità di alcuni episodi, come “The Idiot” e “Cable Tv”, catalizza l’attenzione e predispone la mente alle funamboliche costruzioni funky-pop del gruppo, tra smaccate citazioni di Prince ("No Wedding Cake”)e di Sly And Family Stone ("The Longer U Wait"). Mai leziosi, i Fol Chen tendono a sorprendere il pubblico convogliando sonorità antitetiche che spesso rendono l’ascolto tortuoso, una palpabile devozione ad alcuni autori degli anni 80 aggiunge uno strano sapore vintage che disorienta e affascina con smaccata malizia. Tra tutte le influenze annunciate, mi soffermerei sugli Scritti Politti di cui i nostri ripropongono l’insano gusto per l'ibridazione tra musica colta e pop urbano. Anche alcune performance vocali sembrano provenire dalle prime prove del gruppo inglese, anzi, la delicata “You And Your Sister in Jericho” sembra la figlia naturale di “Sweetest Girl”. Originali e rimarchevoli, i Fol Chen riescono superano la prova di più ascolti grazie a un pregevole equilibrio tra eccellenti pop song e momenti più ricercati, ”Please, John, You're Killing Me” e ”If Tuesday Comes” accolgono melodie lineari e delicate, sconvolgendo il tutto con soluzioni d’arrangiamento originali che fanno ben sperare in un futuro più solido. La struttura aperta del gruppo potrà forse catalizzare altri musicisti al fine di mantenere anche in futuro la graziosa sensazione d’incoscienza che permea questo interessante esordio. www.myspace.com/folchen