Cantautore che privilegia tematiche a sfondo sociale ma che non sdegna ballate allegre e spensierate, racconta nei testi delle sue canzoni sia dei sogni e delle paure di strani personaggi dei nostri tempi, trasformando storie di vita quotidiana in denuncia verso la società moderna, sia i suoi stati d’animo e le sue idee, che sottolineano il suo disprezzo e il suo rifiuto verso ogni tipo di ingiustizia e di sfruttamento. Esordisce artisticamente come CANTANTE TRASFORMISTA portando in alcune feste e locali il suo spettacolo che ripropone brani di cantanti italiani dei primi anni ottanta. Finirà questa esperienza con un’esibizione con altri artisti al teatro Colosseo, in occasione di una serata per la raccolta di fondi per la lotta contro i tumori. Appesi i travestimenti al chiodo inizia a suonare la chitarra, dedicandosi principalmente allo studio della ritmica, e comincia a musicare alcuni dei suoi testi. Incontra il chitarrista solista Elvis Di Ponto che lo accompagnerà per molti anni. Si uniscono a loro un bassista e un batterista e formano il gruppo ZETA RETICULI, rivisitando in chiave hard rock quei brani italiani degli anni 80 già sperimentati da Francesco il Trasformista. Il gruppo si scioglierà prima di esibirsi pubblicamente, ma il progetto Zeta Reticuli viene ugualmente portato avanti da Francesco e Elvis, sostituendo al basso ed alla batteria basi disco-dance, sempre con il supporto delle due chitarre elettriche. Un viaggio a Cuba, gli dà l’opportunità di apprezzare la musica acustica fatta per strada e i ritmi afrocubani, e da qui, abbandona la chitarra elettrica e inizia il suo percorso da cantautore, accompagnando i suoi pezzi con chitarra acustica ritmica e solista. A Francesco si unisce Adam Taddei e il suo tamburo africano che darà un’impronta ritmica tra l’etnico e il rock ai brani. www.francescostabile.it