È proprio il controllo dei pensieri, delle scelte, e delle loro conseguenze sugli eventi, ad essere il focus di THE GAME, alla ricerca degli "incantesimi della mente" che permettono di fare accadere le cose. Uno spettacolo di mentalismo è diverso da qualsiasi altro spettacolo di teatro: il Mentalista, infatti, non si limita a recitare un testo, ma interagisce con il pubblico in una serie di "giochi", o "esperimenti", il cui esito è appeso a un filo molto sottile.
Se torno a casa bagnato fradicio è perché si è messo a piovere o perché non avevo portato un ombrello? In fondo il vero problema non era che piovesse ma che io mi sia bagnato, no?
Penso che una delle più grandi illusioni che la mente opera sia quella di confondere ciò che è indipendente da noi con ciò di cui abbiamo responsabilità personale.
L'esempio della pioggia è banale, ma questo principio vale anche per questioni più complesse, fino a quelle imponderabili per definizione come ad esempio la fortuna.
Con THE GAME vorrei scoprire quale possa essere effettivamente il nostro margine di controllo su di essa. L'obbiettivo non è quello di capire come agisca la fortuna ma come agiamo noi in quanto esseri umani. È questo il gioco che mi affascina davvero...". (Francesco Tesei)
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