Che un disco del genere potesse uscire su Deep Elm, da più di un decennio proverbiale rifugio privilegiato dell'emo più genuino e dell'indie-rock più classico, fino a qualche anno era praticamente impensabile. Inutile ripetere che in questi ultimi tempi l'etichetta di Charlotte si è notevolmente emancipata, prendendosi molte più licenze che in passato. Il sound degli inglesi Free Diamonds è un post-punk chitarroso moderatamente noisy e abbondantemente ritmato che con l'emocore, appunto, non c'entra nulla. Le coordinate? Siamo dalle parti dei Gang Of Four, ma ancora più funk e meno punk. Chi ebbe la fortuna di conoscere i Despistado, ecco, sa bene cosa voglio dire; in più, metteteci un indole molto rock'n'roll, qualche svisata jazzy (nel binomio basso-batteria) e un falsetto accentuatissimo da far impallidire Claudio Sanchez, i Blood Brothers e pure il tizio dei The Darkness. Un ascolto divertente, leggero, ma non scontato: se volete ballare e scatenarvi senza cadere nelle rete della dance music commerciale e mantenendo, dunque, una incrollabile credibilità rock, avanti, questo è il dischetto che fa per voi. http://www.freediamonds.co.uk