I Full Immersion nascono nel 2003, quando la passione per la musica raduna in uno scantinato in periferia Luca alla chitarra, Nail alla voce, e Fabio alla batteria. Dopo un'incessante ricerca si aggrega finalmente anche Dani ("il Nonno") al basso, e a questo punto può partire la vera e propria avventura dei Full Immersion: un gruppo contraddistinto dai suoni prettamente funky affiancati da distorsioni ruvide e rockeggianti, liriche contraddittorie, e tanta - tanta energia. Al gruppo non basta molto tempo per trovare la giusta intesa, e pochi mesi dopo si ritrova già a sostenere i primi concerti in locali e circoli musicali dislocati nella città che li ospita: Torino, “una realtà a volte troppo cruda o semplicemente troppo ottusa per concedersi a un ballo con la luna”, come cita il testo di una loro canzone. Contemporaneamente alle varie esibizioni live la band, assistendo al continuo aumento di interesse da parte di un numero sempre maggiore di persone, nel 2005 decide di entrare in studio di registrazione, dando luce a un cd-demo composto da quattro canzoni scelte direttamente dai “fedelissimi” che li seguono durante i loro concerti. Il 2006 inizia subito alla grande, infatti tra vari riconoscimenti ottenuti in marzo i Full Immersion vincono il concorso per band emergenti "Urlando Sottovoce", e ripetono lo stesso risultato 2 mesi dopo al "Beto Music Live Contest", piazzandosi primi tra oltre 70 band provenienti da tutta Italia, ottenendo così la possibilità di esibirsi insieme ai big della canzone internazionale in occasione dell'importante festival estivo "Beto Music Festival".
Inoltre le canzoni "Why" e "She" convincono al punto che vengono scelte per essere inserite all'interno di varie compilation redatte da critici e operatori del settore, e alcune emittenti radiofoniche locali decidono di trasmetterle all’interno dei loro palinsesti musicali.
Tutto questo spinge così circa un anno dopo la band a ritornare in studio, dove tra le varie cose si concentra sulla registrazione di "Someday", una canzone che cerca di miscelare la poesia con una musicalità intima e ricercata, e che riscuote immediatamente un notevole interesse da parte della critica musicale e non. I Full Immersion attualmente cercano di promuoversi attraverso i concerti, cercando soprattutto di "sponsorizzare" la tanto sudata demo, cosa che finora è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione di altre band che li hanno voluti affianco nelle loro esibizioni live, ed aspirano ad ottenere un ingaggio che gli permetta di registrare finalmente un intero disco, speranzosi di poter arrivare un giorno ad essere circondati da sempre più persone che decidono di tuffarsi in profonda immersione nelle sonorità dei
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