FUNKSTORUNG APPETITE FOR DISTRUCTION (K7) Il loro nome significa interferenze radio, e sicuramente nel ricchissimo panorama della musica teutonica sono tra le interferenze sonore più efficaci che abbiamo potuto recentemente ascoltare: duo composto da Michael Fakesh e Chris De Luca ,un ex b-boy ed un dj, con questo disco giungono all’album di esordio, dopo aver già pubblicato per la K7 Additional Productions, album di remix (in cui rimanipolavano tra gli altri anche brani di Bjork e Wu-Tang Clan), che li aveva lanciati, dopo che avevano edito per piccole etichette la bellezza di sei dischi, tutti techno oriented. E la matrice originaria si sente chiaramente: i Funkstorung manipolano una base ritmica a volte industriale- fatta di beats pesanti e minimali, ossessivamente ripetuti- ora secondo ritmi e cadenze hip hop, oppure innestandovi derive ambientali verso un suono astratto e privo di precise direzionalità, alla maniera di come potrebbe suonare un incrocio tra Aphex Twin e gli Autechre, come accade in Test, Try died frogs o nel brano omonimo. L’incedere martellante e “pneumatico” persiste anche nei brani che vedono la presenza della voce femminile, che sembra quasi un’eco proveniente da chissà dove, sovrastata com’è dal prepotente tessuto ritmico, salvo tornare protagonista dopo nel più suadente e rilassato ambient - trip hop di Red shirt,White shoes. E’ una parentesi però, perchè con gli ultimi due brani si torna alle ambientazioni techno-astratte d’apertura. Insomma i Funkstorung vanno giù come i krauti, ma ad ascoltare bene dopo l’assaggio iniziale si scopre che il sapore è diversificato, ricco di sfumature, e pieno di gusto. Ah, dimenticavo: non lasciatevi affatto impressionare dal titolo, perchè con Axl Rose e compagnia non c’entrano un fico secco. Loro si che sono indigesti. PROPATO ANTONIO