GOD FORBID / IV: Constitution Of Treason Violenti e massicci ma mai monocordi. Cronaca di un nuovo successo. Ricordo di aver recensito con piacere la terza fatica discografica del quintetto del New Jersey appena un anno fa ed è quindi con curiosità ed interesse che mi sono messo all`ascolto di questo nuovo lavoro, sbriciolato in 98 microtracce per rendere faticoso decifrare la canzone che si sta sentendo nel (vano) tentativo di non far comparire il materiale promozionale sui solito programmi di file sharing. E` chiaro che gli allergici ai dischi originali non si fermano davanti a nulla, perdendosi a volte il piacere di assaporare con calma dischi che meritano attenzione. Gran bel disco quindi, pieno di canzoni personali (una volta tanto!), ben scritte e ricche di idee. Come se non bastasse i cinque hanno dalla loro due armi preziose . La prima è un sound molto fisico e caldo che li aiuta a distinguersi in un mare di produzioni digitaloidi algide e stereotipate. La seconda sono parti vocali ottimamente arrangiate e curate dall`ottimo singer Byron Davis e dalla coppia di chitarristi summenzionati. Che volere di più? www.godforbid.com