Il curriculum di Hailu Mergia vanta diversi anni di successo e moltissimi concerti in giro per il mondo. Il suo ultimo lavoro, Lala Belu, pubblicato a febbraio, è una straordinaria raccolta dei successi dell’eclettico polistrumentista, a partire dall’acclamato capolavoro di etio-jazz Tche Belew e prosegue con Wede Harer Guzo, molto apprezzato dal pubblico e dalla stampa internazionale come The New York Times, Pitchfork e The Wire.
Le sue registrazioni sono sempre molto amate dagli appassionati di etio-jazz. Le registrazioni vintage di Mergia sono divenute celebri per il loro sound misterioso e verace, ma anche per il sapiente utilizzo di materiale sonoro moderno e all’avanguardia.
Negli anni Mergia si è esibito nei prestigiosi Radio City Music Hall e Kennedy Center, inoltre il suo nome compare in molti festival di jazz, rock e in numerosi club in Europa e nel mondo.
Mergia ha una forte consapevolezza di quanto tutto sia cambiato dal suo ultimo lavoro discografico, auto-prodotto nel 2003: “È un momento storico per me e sono molto entusiasta. Un grande ritorno, con un pubblico nuovo, una nuova band e un nuovo utilizzo delle tecnologie di registrazione. Lala Belu è molto diverso dagli altri a cui ho lavorato dopo aver lasciato l’Etiopia”.