Già nel 1985 (Sacra Graaf, come vola il tempo!) Hal Willner, supervisore anche di questa nuova edizione, riunì un manipolo di teste d’uovo del pop, jazz e rock internazionale per dare vita a ‘Lost In The Stars’, terzo capitolo di una bella, lunga e fortunata serie di cover-album dedicata ai grandi compositori del XX Secolo (precedentemente erano stato tributati omaggi a Nino Rota e Thelonious Monk). In quell’occasione, si diedero appuntamento, fra gli altri, Stan Ridgway, Marianne Faithfull e Chris Spedding, Van Dyke Parks (e come no?), Richard Butler dei Psychedelic Furs, John Zorn, Sting, Lou Reed, Carla Bley e Phil Woods, Tom Waits, Dagmar Krause, Aaron Neville, Todd Rundgren, Charlie Haden e Sharon Freeman in una mirabolante riproposizione filologica alle cui rigide maglie nemmeno Zorn riuscì a sfuggire più di tanto (comunque: geniali sprazzi di napalm sullo spartito, i suoi).