Gli Hatebreed, tra le solide istituzioni della scena heavy e metalcore, continuano il tour che porta sui palchi d’oltreoceano l’ultimo album “The Concrete Confessional”, uscito lo scorso 13 maggio per Nuclear Blast e prodotto da Chris "Zeuss" Harris (Rob Zombie, Soulfly).
Il disco rappresenta il settimo album in studio della band e si è rivelato un vero successo: si è guadagnato un posto nella classifica “25 Most Anticipated Metal Album of 2016” di Rolling Stone (US), è arrivato al 13° posto nella “Billboard’s Top Current Albums Chart” e al 2° e 3° posto rispettivamente nelle classifiche Hard Rock Albums e Top Independent Albums Chart.
La band riassume nel titolo l’essenza dell’album:
“The title had to be something that was heavy and hard, but also vulnerable and honest”
riferendosi a come la musica heavy e l’esibirsi di fronte al pubblico sia terapeutico e al contempo un’esperienza catartica. Tredici tracce di metalcore che danno sfogo al senso di negatività e frustrazione generato dalle news con cui i media bombardano la popolazione, distratta da “bullshit stuff”, bei vestiti, macchine, computer e telefono.
Gli Hatebreed si sono fatti largo partendo dalla scena underground del Connecticut, nel 1994, sino ad arrivare oggi nell’élite dell’hardcore e heavy metal; hanno vinto un prestigioso Grammy Award, collaborato e condiviso il palco con numerose band storiche come Motorhead, Slayer, Mastodon, Napalm Death e calcato palchi importanti in tutto il mondo.
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