HEATHER NOVA Wonderlust Lei viene dalle Bermuda, è una cantautrice dotata di buona vena e discreta grinta, cresciuta ascoltando Beatles, Neil Young e Jimmy Cliff. Il suo ultimo album in studio s'intitolava "Siren", mentre il live in questione titola "Wonderlust" e riporta la registrazione di un concerto tenuto in Germania giusto un paio d'anni fa. Qualcuno eccepirà che il disco non è nuovo, ma in verità in Italia viene pubblicato solo oggi e dunque risulta iscritto all'albo delle novità. Heather Nova ha una vena folk-rock piuttosto intrigante. Anche la voce ha fascino e sembra evocare il timbro delle vecchie vocalità d'ambito folk-rock: da Sandy Denny a Terry Wood, tanto per citare qualche celebre ascendenza. Heather è una giovane di talento, scrive con la chitarra canzoni straziate ed umorali e chiede alla gente solo il bene d'essere ascoltata. Non c'è artificio alcuno nelle canzoni di "Wonderlust". Il trattamento strumentale è moderatamente rockista, con chitarra, basso e batteria, tastiere e violoncello. Lei suona la chitarra e canta con voce ben timbrata. Anzi è proprio la voce di Heather Nova che colpisce in modo particolare, soprattutto quando la modulazione si fa più azzardosa e domina un contesto sonoro spregiudicato. Giusto in questi casi emerge la grande passione della cantautrice per Jeff Buckley, quasi una devozione per le sue performances e per le sue canzoni di lucida sperimentazione folk&rock. Ma non è tutto sperimentale quel che riluce in "Wonderlust". Il finale per esempio è rigorosamente folksy, grazie ad una bella cover di "I'am On Fire", di Springsteen, una chicca che conclude il concerto e fa calare il sipario sulle trame vive di un album degno e a momenti davvero pregnante.