DEMENTED ARE GO Hellacifernation Psychobillies di tutto il mondo, tirate via le muffe che avvolgono i vostri loculi e drizzate i ciuffi, i Dementi sono tornati!!! Dopo un periodo di parziale clamore (diciamo la prima metà degli anni ottanta) rinvigorito dalle uscite dei vari Guanabats, Meteors, King Kurt, senza dimenticare i nostri Boppin' Kids di Orazio "Blando" Grillo, quella siringa di anfetamina infilata tra le carni del rock'n'roll è tornata nello sterilizzatore e lo psychobilly è tornato a essere fenomeno di nicchia anche per l'assenza di veri dischi-locomotori capaci di trascinare il genere fuori dai confini del culto facendolo emergere dal mare di produzioni finto-avanguardistiche che sta inflazionando il mercato. Anche questo quinto album dei Demented Are Go mancherà l'obiettivo, troppo intento a crogiolarsi nello stile risaputo del terzetto di Cardiff (nel frattempo divenuto quartetto con l'ingresso in formazione dell'ex Klingonz Nice Guy Eddie, NdLYS): rock'n'roll deragliante come una corsa Motorheadiana che concede poche soste (il valzer sepolcrale di "Strangler In Paradise" o il torbido strusciare di corpi decomposti della conclusiva "Dead After Midnight") ma che non sempre riesce a diradare le nebbie che ne sfocano i contorni rendendolo più simile ad una parodia.