Sleepwalking Sailors, come i suoi predecessori, si rifà alla scena hardcore dei 2000, ai Poison the Well, a quelle band che univano metalcore e screamo sdoganando definitivamente il genere per la gioventù alt-rock di MTV. Si ritrova dunque la stessa alternanza tra parti melodiche e pesanti, la stessa dicotomia soft-heavy nelle voci, qui supportata anche dall’avvicendamento maschile femminile. Gli Helms Alee ci mettono una maggior coesione rispetto al passato (il cui merito sarà in parte da addebitare a Chris Connor, già dietro al mixer con Chelsea Wolfe e Pelican), una complessità ritmica chiaramente post- e partiture metalliche che guardano ai canadesi Ken Mode; inoltre, un maggior focus sulle chitarre, più fluide anche grazie all’introduzione di qualche riff stoner utile a tenere insieme le parti.