Henry Threadgill sax, flauto, Jose Davila tuba, trombone, Liberty Ellman chitarra, Stomu Takeishi basso, Elliot Humberto Kavee batteria. Un grande appuntamento dedicato al jazz presenta per “Crescendo” Henry Threadgill e il suo ensemble Zooid. Henry Threadgill è una figura cruciale del jazz contemporaneo. Tra i fondatori dell'AACM di Chicago, l'associazione per lo sviluppo dei musicisti creativi, dopo gli esordi di fianco ad Anthony Braxton e Muhal Richard Abrams, Threadgill ha proseguito con una serie di gruppi, il trio Air, il Sextett, l'ensemble Very Very Circus, l'orchestra Dance Situation Society, fino al quintetto Zooid dei giorni nostri. I differenti progetti illustrano una musica in continuo divenire, ciò è sottolineato anche dalla ricerca di inusitati colori musicali che Threadgill ottiene grazie a particolari formazioni in cui hanno trovato e trovano spazio strumenti inconsueti come violoncelli, violini, corni, tube, insieme agli strumenti più tipici del jazz. Nella sua musica riluce la ricchezza della tradizione afroamericana, il blues, il ragtime, il gospel, il jazz più libero ed iconoclasta, così come Threadgill incorpora nel suo lavoro stimoli di altri culture, dalla musica dell'India a quella dell'America Latina, delineando una proposta che conquista per la sua vitalità. Non a caso a lungo Henry Threadgill è stato impegnato, oltre che come leader, anche in una riuscita serie di collaborazioni con il bassista e produttore Bill Laswell, in progetti a contatto con varie musicalità e tradizioni, dal Brasile degli Olodum alla black music di The Last Poets, ai ritmi e ai suoni dell'Africa. Compositore, sassofonista, flautista e multistrumentista, Henry Threadgill continua nel solco tracciato da grandi protagonisti del jazz quali Jelly Roll Morton, Charles Mingus, Albert Ayler. Come loro Threadgill rielabora e trasfigura le ispirazioni più diverse in un affascinante mondo sonoro, riconoscibile già alla prime battute.