Herbie Goins è nato in Florida: suo padre era un contadino, sua madre una cantante di gospel. Come per molti cantanti di colore, la chiesa è stata il suo primo palcoscenico: infatti inizia a cantare fin da bambino nella chiesa battista della sua città natale. Ben presto però Herbie, che spia i musicisti dalla soglia di un locale dove si suona il blues, si sente irresistibilmente attratto da questa musica. Ancora adolescente, forma il suo primo gruppo blues, The Teen Kings, con un gruppo di compagni di scuola, con il quale ottiene i primi successi in Florida e in alcuni stati vicini. La sua vera formazione musicale avviene quando, lasciata la Florida per New York, inizia le sue peregrinazioni per gli Stati Uniti, partecipando, in più occasioni, a concerti di grandi bluesmen tra iquali BB King, Bobby Bland e Sam Cook. Dopo aver prestato il servizio militare in Germania, Herbie viene chiamato a far parte della Grande Orchestra di Eric Delayne e, con questa, si trasferisce in Inghilterra. In seguito lascia Eric Delayne e si unisce alla Chris Barber Jazz Orchestra. Ma il richiamo del Blues è troppo forte, così entra a far parte della Blues Incorporated di Alexis Korner, il capostipite dei musicisti blues bianchi, che raccoglie intorno a sè coloro che in seguito diventeranno i personaggi più interessanti della scena musicale inglese. Herbie, cantante ufficiale del gruppo, collabora quindi con nomi come Dick Heckstall Smith, Jack Bruce, Ginger Baker, Danny Thompson, Phil Seaman, ecc. Indimenticabili gli album incisi in questo periodo, come “Live at the Cavern” e “Red hot from Alexis”. Lasciata la Blues Incorporated per formare il suo proprio gruppo, The Nightimers, Herbie si orienta soprattutto verso il Rhythm and Blues. Anche qui militano musicisti di grande talento, John Mc Laughlin alla chitarra, per citare un nome. Il successo è immediato: Herbie diventa l'idolo dei Mods, movimento importantissimo nella Inghilterra di quei giorni, che lo seguono entusiasti per gli storici locali di Londra come il Flamingo, il Marquee, il Sylibles. La canzone “Number One in your heart” diviene il loro inno. Viene scritturato dalla EMI ed incide pezzi che entrano nelle classifiche in Inghilterra, Francia e Germania, alcuni dei quali saranno in seguito ricercatissimi dai collezionisti di dischi rari. In questo periodo, memorabili le jam sessions con Otis Redding (in concerto allo Scoth Club di Londra); con John Lee Hooker (in concerto al Norwick Jazz Club di Norwick) e con Jimi Hendrix, ancora praticamente sconosciuto e presente al Blaises di Londra ogni lunedì, per l'appuntamento con il concerto di Herbie. Uno dei grandi fans di Herbie era un giovane Robert Plant che, ancora oggi, ricorda parola per parola e canticchia le sue canzoni (Anche Robert Plant, dopo qualche tempo, diventava parte della Alexis Korner Blues Incorporated). Dopo numerosi anni con i Nightimers, Herbie si trasferisce in Italia e inizia a collaborare, specialmente come compositore, con vari musicisti, apparendo come ospite su lavori discografici di taluni di loro. Da ricordare in questo periodo la collaborazione e l'amicizia con Guido Toffoletti, gli LP incisi insieme e l'ultimo CD, Keep it simple. Finalmente, alla fine degli anni '80 ritorna a tempo pieno al palcoscenico. Da questo momento inizia per Herbie un periodo di incessante attività: nelle sue tournée non solo in Italia ma in tutta Europa, con puntate negli Stati Uniti, partecipa ai più importanti festivals ed eventi musicali. Oltre alla sua band, collabora con numerose formazioni, sia italiane che inglesi. Oggi la Herbie Goins' Band, che egli chiama “The Final Selection”, rinnovata quasi totalmente, è composta di giovani musicisti che uniscono al loro talento musicale grande professionalità e un fresco entusiasmo. www.herbiegoins.com www.myspace.com/herbiegoins