Hey Willpower - P.D.A. (Public Display Of Affection) C'è un posto in cui potete indossare la vostra maglietta aderente - senza maniche - e fregarvene dei peli che vi spuntano dal colletto; perchè nessuno è lì, pronto a tirarvi addosso un cassonetto della spazzatura. C'è un posto in cui la vostra compagna di banco delle superiori si chiamava Monica Lewinsky e - ogni santo giorno - vi tirava le palline di carta con l'elastico; e dato che, con la vostra pettinatura stile pechinese-dopo-il-diluvio-universale, non la degnavate di uno sguardo, finita la scuola ha deciso di buttarsi in politica e sui frappuccini In quello chesso posto potrebbe capitare che, mentre tornate a casa - in macchina - dalla discoteca, la minigonna della vostra amica esegua un “doppio carpiato frollocchenberg con avvitamento malleolo tibiale” (® Just) e voi, che di nome fate Will Schwartz (e avete avuto un passato negli Imperial Teen), mentre ascoltate “I Know What You Want” di Mariah Carey, non troviate niente di meglio da dire, se non: “Ehi! Perchè non mi mandi un demo, in formato wma, con la tua voce - che ho da poco messo l'adsl - e non proviamo a fare anche noi un disco?”. Infine le canzoni: si va dall'Usher, senza lustrini e gioielli, che cerca di rimorchiare in un club di periferia (”Uh-Uh-Uh”); al Justin Timberlake indie e disgraziato che per tirare avanti fa il benzinaio (”Not Trippin'”, “Phenomenon” e “Too Hot”), sognando di diventare il Micheal Jackson pre-demenza; fino alle influenze Scissor Sisters (”Hundreadaire” e “Double Fantasy II”) e Le Tigre (”Magic Window” e “Retail Heaven”). Un ultimo avviso, prima di cominciare a ballare: ogni innalzamento del testosterone è puramente voluto. www.willpowermusic.com