A prima vista sembrerebbe l'effetto dei soliti corsi e ricorsi storici, il ritorno geneticamente mutato di quella darkwave che dagli ultimi '70 di Joy Division, Siouxsie and the Banshees e Bauhaus ad oggi è andata e venuta senza sosta. E invece stavolta è qualcosa di diverso, una corrente più programmatica e complessa che sta facendo accorrere rappresentanti dalle estrazioni più differenti: complice forse la serpeggiante sensazione da fine del mondo che ciclicamente troviamo occasione di rinnovare e per la quale i Maya rappresentano l'ultimo pretesto, il suono oscuro, depresso e introspettivo diffusosi negli ultimi tempi sta determinando una corrente affascinante, soprattutto perché densissima dello spessore tecnico che solo l'intervento di artisti dalla base eterogenea può portare. Quello che affrontiamo oggi è un trend preciso e dai confini ben delineati, che discende dalle ceneri dell'ultima fiammata gotica sviluppatasi come nuova sensazione, ossia la witch-house: come parentesi di buio pesto partita dall'underground USA, la musica delle streghe è cresciuta con una precisa identità e si è estinta in brevissimo tempo (dai primi segni hype a Balam Acab corre circa un anno), eppure le sue intuizioni di stile e contenuto han determinato un'estetica di suggestioni dalle importanti possibilità di derivazione, sopravvivendo nelle produzioni introspettive recenti. E se lo spettro risultante è tanto ampio che anche nomi insospettabili come gli SprectraSoul fanno una Knuckle Waltz che al posto della d'n'b onora oOoOO, diventa inevitabile stabilirne i volti, le sfumature e l'identità. http://www.facebook.com/holyother