Il californiano Ray Villalobos si esibisce sotto il nome d’arte “House Of Wolves”, traduzione letterale dallo Spagnolo in Inglese del suo cognome. Natio di Los Angeles, la famiglia di Villalobos proviene da due angoli opposti del mondo: Messico e Italia. Ha scoperto la musica innamorandosi dei notturni di Chopin, da cui ha cominciato a studiare pianoforte classico da bambino, per poi passare alla batteria, e finire per comporre la maggior parte della sua musica con la chitarra. Gli ultimi anni, Ray, li ha trascorsi a girare l’Europa presentando il suo album d’esordio, pubblicato dalla parigina Fargo Records.
Il secondo album di House Of Wolves è stato pubblicato in digitale dalla irlandese Dusk Dais Dais e ha il titolo di “Daughter Of The Sea”, inoltre ha avuto un’edizione limitata in vinile pubblicata da Microcultures. Per il suo terzo album, Ray si è affidato al produttore John Morgan Askew (Alela Diane, The Dodos e numerose colonne sonore cinematografiche a rappresentare l’ampiezza del sound ricercato) ai Tucker Martin’s studio di Portland, Oregon. L’album è stato pubblicato lo scorso autunno dalla francese Discolexique e arriverà in Italia verso la fine di questo inverno, dopo diversi anni di assenza del cantautore americano contraddistinto dalla sua voce peculiare e un senso unico del ritmo e di oscure e malinconiche melodie.