“The Anteroom is testament to a two year period in which I felt myself slipping out of the world and into a cosmic loneliness in which I would eventually be dissolved”. Un disco per raccontarsi da un personalissimo punto di vista: per The Anteroom How To Dress Well ha recuperato vicende autobiografiche e storie nascoste negli incroci più bui dell’animo umano. La scelta di tornare alle radici sonore della sua carriera ha portato a un album sperimentale, in equilibrio tra melodie fragili e carezze elettroniche capaci di esaltarsi nelle performance live del cantautore. Le suggestioni ambient e l’electro pop dai contorni malinconici di The Anteroom sono state accolte positivamente dalla critica: “The Anteroom is often a challenging listen. Its constantly adapting sonic landscapes are fitting for an urgent political and ecological moment: its song-like identifying features perpetually breaking down like a dying star, or planet, or human.” (The Line Of Best Fit)