Ambient, etno e trance music sono le estetiche che più interessano Hypnosis duo, formato da Giuseppe Dal Bianco (flauto traverso modificato, flauti etnici, didgeridoo) e Maria Zocchi (pianoforte, live electronics). Hypnosis duo si propone al pubblico con un progetto musicale dove vengono distillate trame melodiche, texture e paesaggi sonori surreali, invenzioni di ricercata sonorità, musica che si compone e si dissolve tra riverberi , echi, sonorità ancestrali e suoni sintetici, capace di evocare immagini e suggestioni fantastiche. In tutto questo, il respiro profondo di Giuseppe Dal Bianco con i suoi numerosi strumenti a fiato filtrati e modificati e l´elettronica di Maria Zocchi che, attraverso un sapiente uso di loop e sonorità di forte impatto, trae ritmi ossessivi ed ipnotici. Ne susseguono stratificazioni melodiche suggestive, ammalianti e avvolgenti. Il ritmo sarà quello del battito del cuore, del respiro lento, nel quale il pubblico viene avvolto in un vortice dolce e sinuoso che trasporta lentamente altrove. Musica sognante, incalzante, ipnoticamente ripetitiva come in un rituale sciamanico che può sfociare in apoteosi sonora o sfiorare pianissimi che si avvicinano al silenzio. Il programma del concerto prevede quattro brani dai tempi molto dilatati: Mountains, Land, Shaman e Senza ritorno. Biografie. Giuseppe Dal Bianco flautista e polistrumentista, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza. Ha svolto intensa attività concertistica in Italia e all'estero e contemporaneamente attività espositiva con numerose mostre personali e collettive nel campo delle arti figurative come pittore. E' docente di flauto traverso e direttore artistico della rassegna concertistica Aprile Musicale a Malo. Per diverse compagnie teatrali esegue dal vivo le musiche di scena in numerosi spettacoli e collabora con molti altri musicisti in vari ambiti musicali. Da diversi anni si dedica allo studio degli strumenti a fiato etnici, frequentando anche numerosi seminari di studio presso la Fondazione Cini di Venezia. La sua grande passione e interesse per gli strumenti a fiato lo ha portato a raccogliere e collezionare 250 strumenti provenienti da ogni parte del mondo, gran parte dei quali li usa nei suoi concerti. Da sempre affascinato dalle sonorità che legano Oriente e Occidente, nel 2005 incide un CD dal titolo “senza ritorno” che lo vede protagonista assoluto, nel quale, con i suoi numerosi strumenti esegue nove brani strumentali da lui composti e arrangiati. Nel 2010 incide il suo secondo CD dal titolo “perpetuo vagare" con il percussionista Luca Nardon. La sua è musica meditativa, evocativa, un indagare in mondi indefiniti tra oriente e occidente, attraverso ritmi lenti e suoni dilatati nel tempo. Atmosfere rarefatte, echi primitivi ricchi di memorie, un viaggio della mente seducente ed ipnotico. giuseppedalbianco.it Maria Zocchi pianista, compositrice e sound performer è nata a Napoli nel 1980. Si è diplomata in pianoforte con il massimo dei voti e nel 2005 ha conseguito il Diploma Accademico di II livello, con 110 e lode presentando la tesi intitolata “Elettronica e musica da camera”. Parallelamente si diploma presso l'Accademia Musicale Umbra, sotto la guida di Lucia Passaglia. L'interesse per la musica elettronica e le culture popular e underground la portano a utilizzare una groovebox (campionatore, sintetizzatore e sequencer) per la composizione. Nel 2012 compone le musiche di scena di “Atmosfere, racconti d'amore e di morte” (regia di E. Guizzetti) e “Frammenti di una donna” (monologo teatrale con Carla Taino e la regia di Alessandra Ingoglia). Nel 2012 conosce il polistrumentista Giuseppe Dal Bianco e insieme danno vita all'Hypnosis Duo. Con questa nuova formazione riversa le sue ricerche aspirando a una forma d'espressione che si sviluppa attraverso principi di improvvisazione trance e minimal. Tra il 2006 e il 2011 affianca all'attività artistica la professione di docente di scuola media. Vive e lavora a Villa di Serio, in provincia di Bergamo. A partire dal 2013 è presidente dell'associazione culturale “Traiettorie Instabili”.