Scriabin definiva se stesso filosofo-musicista-poeta e per tutta la sua vita si impegnò per la rigenerazione dell'umanità attraverso l'arte: la parola, la musica, il colore (si pensi al poema "Prometeo" con una tastiera per le luci in orchestra), cioè il visivo e l'auditivo, ma anche il tattile, l'olfattivo (il vagheggiato poema "Misterium" che avrebbe dovuto utilizzare anche profumi), il gustativo: un'"arte totale", che allargava a tutti i sensi il suo campo d'azione.
Di Scriabin Ilia Kim suonerà una ricca antologia di pagine, che comprende opere giovanili (lo Studio op.8 n.5), e lavori appartenenti alla tarda maturità (la Sonata n. 9).
Chopin, punto di riferimento essenziale per Scriabin, sarà presente nel programma con la Barcarola op. 60, la Mazurca op. 63 n. 3, il Notturno op. 55 n. 2, il Valzer op. 62 n. 2, per finire con l'Andante spianato e Grande Polacca brillante op. 22.
Il concerto sarà preceduto da una introduzione all'ascolto di Piero Rattalino, straordinario pianista e musicologo che ha dedicato buona parte dei suoi studi e delle sue pubblicazioni al pianoforte e alla letteratura pianistica. Qualche anno fa ha anche pubblicato un originale libro su Chopin costruito come una sorta di falsa autobiografia.
Ilia Kim, nata a Seoul, è stata un'enfant prodige, debuttando a undici anni con un recital nella sua città natale; grazie al suo talento ha potuto perfezionarsi a Berlino, diplomandosi nel 1994 col massimo dei voti, poi al Mozarteum di Salisburgo, alla Hochschule di Hannover e infine all'Accademia Pianistica di Imola.