Se si dovesse definire questo album con un solo aggettivo, diremmo: corposo. I quaranta minuti di “The Prestige” infatti, ottavo album in studio dei danesi Illdisposed, è un concentrato di potenza, di corposità, di pesantezza che viene espressa musicalmente sotto forma di voce ultragutturale, doppia cassa onnipresente, ritmiche mai velocissime, riff di chitarra pesanti, groovy, ma anche melodici. Tutte caratteristiche che hanno contraddistinto la band nel corso degli anni e che sono già note a chi ha avuto a che fare con il quintetto danese. “The Prestige” riparte quindi da dove si era fermata la band, con la release di “1-800 Vindication” due anni or sono, album che li ha fatti entrare in classifica in Danimarca. Questo nuovo lavoro sulla lunga distanza (in totale assenza di tastiere, sample e voci pulite) viene definito dalla band come semplice death metal. I pezzi migliori dell’album sono “A Song For Myself”, molto dinamica e “Like Cancer”, dal riff groove veramente spaccacollo e che sembra non finire mai, spezzato solamente da una linea melodica di chitarra. Impressionante la voce di Bo Summer, assolutamente prepotente (è anche cantante attuale dei Panzerchrist, sul medesimo stile). Ottime anche la groovy “Love Is Tasted Bitter”, l’opener “Let Go”, canzone perfetta per aprire l’album, e “The Tension” più sostenuta e dove la band, nel finale, si abbandona ad una sfuriata di blast beat. Incisiva. “…Your Devoted Slave” è invece definibile come una canzone di death metal melodico, tanta infatti è la melodia di chitarra che la contraddistingue. Chiude il disco “Ich Bin Verloren In Berlin”, caratterizzata solo dalla lentezza dei riff e dall’aggressività nella voce. Album godibile e assolutamente di qualità per una realtà affermata del death nordico, che esce nell’anno in cui si assiste al ritorno del death metal di qualità. www.illdisposed.dk www.myspace.com/illdisposed