"In & Out", gradevole e frizzante commedia del regista americano Frank Oz (di cui ricordiamo il remake della "Piccola bottega degli orrori" cormaniana), non è tanto un film sugli omosessuali - come è stato spesso ripetuto a sproposito - quanto sul diritto inalienabile di ciascuno (uomo o donna, giovane o vecchio che sia) di vivere liberamente la propria sessualità, al di là delle regole e delle imposizioni sociali. Ambientata in un'anonima cittadina americana di provincia, in cui l'esistenza di tutti è scandita da immutabili rituali e da un perbenismo asfissiante, la vicenda - che vede un impeccabile professore di liceo prendere coscienza della propria natura nascosta e rivelarsi in modo finalmente sincero - viene narrata attraverso una curiosa pluralità di punti di vista ed è sostenuta da un ritmo brioso e da brillanti soluzioni ad affetto. Esilaranti alcune performances del protagonista, interpretato da un Kevin Kline capace di dimostrarsi ancora una volta perfettamente in grado di padroneggiare qualsiasi ruolo