Dall’uscita del suo primo vero singolo “Video,” e dell’album di debutto multi-platino Acoustic Soul nel 2001, la musica di India ha creato uno straordinario legame di fiducia, affetto e comunicazione con i suoi fan. Il suo secondo disco, il platino Voyage to India del 2002, viene acclamato dalla critica mondiale. Il New York Times la definisce “musica che amplifica la sua reputazione d’artista di sostanza; la sua chitarra acustica e la voce sicura ma misurata ricordano maestri del soul come Stevie Wonder e Roberta Flack.” Nel 2006 India pubblica il suo album Testimony: Vol.1, Love & Relationship che raggiunge il primo posto in classifica: una bella raccolta di canzoni molto apprezzate dai fan per il ritratto intimo e toccante dell’addio di un amore e della sofferenza che ne deriva. Anche se discreta, la posizione politica della musica di India.Arie, vincitrice di premi Grammy, è sempre stata ben in vista, soprattutto da quando Oprah Winfrey l’ha ringraziata per aver scritto “I may not be built like a supermodel/But I’ve learned to love myself unconditionally” [“non avrò il fisico di una supermodella / Ma ho imparato a volermi bene senza riserve”] – una dichiarazione d’indipendenza da un ordine del giorno che, otto anni dopo, è ancora politicamente decisivo quanto qualunque altra protest song. Winfrey ha anche descritto il brano “There’s Hope” tratto da Testimony: Vol. 1 come una “musica che stimola e ravviva l’anima,”; la musica di India era anche presente sui bus e gli aerei, i raduni e le raccolte fondi durante la storica corsa alla Presidenza di Barack Obama. “Voglio che la gente ascolti la mia musica per molto tempo,” sostiene India, “che questa generazione tra qualche decennio possa dire: ‘questa musica rappresenta ancora quello che penso’ e le ragazze che oggi hanno 11 anni e che avevano 1 anno quando ho scritto ‘Video,’ possano dire, ‘ecco è così che mi sento.’” Una più ampia consapevolezza della sua vocazione e del dialogo collettivo mondiale è il tema centrale di Testimony: Vol. 2, Love & Politics (Soulbird Music/Universal Republic), il quarto studio album di India.Arie. Anni dopo aver completato il primo album multi-platino, “sento che la mia musica è sempre più in armonia con le emozioni delle persone. Tutti cercano dei modi per sentirsi meglio – il mondo è talmente imprevedibile, la gente si guarda dentro e si chiede quali sono le cose importanti nella vita. Le mie canzoni hanno sempre affrontato questi temi ma ora sono ancora più in armonia vibrazionale con ciò che la gente pensa.” India.Arie è spesso riconosciuta con i suoi colleghi nel top dell’entertainment in qualità di attivista per la dignità umana e la sanità globale. Come Ambasciatrice USA per l’UNICEF, India si è recata diverse volte in Africa per affrontare la crisi dell’AIDS, e ha girato il documentario per la VH-1 Tracking the Monster: Ashley Judd & India.Arie Confront Aids in Africa. “I Am Not My Hair” è stata fondamentale per la recente campagna di sensibilizzazione della Lifetime Television “Stop Breast Cancer for Life”, “Beautiful Flower” è stata usata per la raccolta fondi a favore della Oprah Winfrey Leadership Academy for Girls in Sud Africa, “She Is” è stata creata per un documentario su Ellen Johnson Sirleaf intitolato Iron Ladies of Liberia, e “What About the Child” è stata utilizzata in vari eventi UNICEF. www.indiaarie.com