Ok, gli anni ’80 sono passati da un pezzo, band come L.A. Guns e Guns N’Roses non esistono più (sfido chiunque ad affermare il contrario) e ormai lo sleaze rock è uno sbiadito ricordo dei bei tempi che furono, un fenomeno sorpassato che solo qualche buon gruppo ogni tanto riesce a far rivivere come meriterebbe. Uno di questi sono gli interessanti svedesi Innocent Rosie, combo di recente formazione qui alle prese con il primo e autointitolato demo: tutto, dall’immagine al suono, è rigorosamente anni ’80. Ai quattro rocker non sembra mancare davvero nulla per diventare uno dei nomi di punta fra le band undergound che tutti gli appassionati del genere non dovrebbero lasciarsi sfuggire. L’unico appunto possibile è il packaging del demo stesso e la registrazione amatoriale, ma se si riesce a guardare oltre al fattore estetico e sonoro, si intravedono sprazzi di pura classe e molte potenzialità. Sei canzoni che non hanno nulla da invidiare a quelle degli act più famosi dello street rock 80iano, che mettono sul piatto della bilancia una voce graffiante, gentile cortesia del buon O’Shannan (a metà strada fra quella ruvida del cantante dei cult rocker Nasty Idols, Andy Pierce, e quella ruffiana del frontman dei Faster Pussycat, Taime Downe), un chitarrismo versatile e tagliente, cortesemente offerto da Mr. Skid La Russo, e una sezione ritmica incendiaria composta da Dave Pearl (basso) e Ben Banks (batteria). L'analisi dei singoli pezzi sarebbe tanto inutile quanto banale: su questi solchi ci sono le premesse per un brillante futuro, che potrebbe iniziare in concomitanza con l’uscita di un full-length con tutti i crismi del caso. Swedish westcoast sleaze: guaranteed to kick major ass! www.myspace.com/rosieisbleeding