Nella seconda metà degli anni Ottanta gli Inspiral Carpets fornirono, insieme a Stone Roses e Happy Mondays, la colonna sonora a quel crocevia di stili, look, club culture e droghe che fu la scena Madchester. Noti anche per aver annoverato tra i loro roadies un giovane Noel Gallagher, che non aveva superato il provino per diventare nuovo cantante, furono la prima tra le band “baggy” a conquistare John Peel e le classifiche inglesi, con un garage-pop segnato dall'organo Farfisa e influenzato, come confessò il chitarrista Graham Lambert, anche da Velvet Underground, Milkshakes, Prisoners e Spacemen 3. La popolarità dei mancuniani fu legata anche a idee di merchandising tanto brillanti quanto necessarie alla sopravvivenza finanziaria del loro progetto: non anonime t-shirt con le date dei tour riportate sulla schiena, ma l'ormai famigerata stampa della mucca munita di occhiali da sole, su cui campeggiava la scritta “cool as fuck”. Dopo l'esordio Life del 1990 trainato dal singolo This Is How it Feels, altri tre dischi e tour mondiali, vennero letteralmente scaricati dalla Mute senza poter approfittare del riconoscimento nel movimento Britpop, che sarebbe esploso da lì a pochi mesi. Tuttavia, dopo lo scioglimento nel 1994, dal 2003 hanno ripreso l'attività live e qualche sporadica registrazione; è atteso per settembre il primo disco dopo vent'anni, l'omonimo Inspiral Carpets, su Cherry Red Records. La band che oggi calca ancora i palchi è composta dai membri storici Graham Lambert, Craig Gill, Clint Boon, Martyn Walsh e il cantante degli esordi Stephen Holt, reintegrato nella line-up dal 2011.