Io?Drama, Non Resta Che Perdersi Due nonnine su un litorale italico. Sarà Rimini. Boh. Passeggiano. Sullo sfondo ombrelloni, hotel e cielo azzurro. Pare anche un bel modo di passare le giornate. Qualcuno ci potrebbe fare la firma. A meno che non ci vada un ragno di traverso (Grooviera). Ma forse è meglio di no, meglio perdersi per non finire così, con le gambe sfasciate a chiacchierare di nulla aspettando che l'acqua ti bagni i piedi. Che cosa c'è intorno a noi, prima di abbracciare quest'idea? Spunti, brandelli, riverberi di idee, di squarci quotidiani. Soluzioni magari no. Ma chi ne ha? Di concrete intendo, basta illusioni o casini cosmici. A volte ci restano in mano solo le incazzature, o il cinismo, o degli inutili slogan. A cosa legano tutto questo gli Io?Drama? (scusate il doppio "?") beh, direi a un rock viscerale, che si muove su coordinate italiche come Afterhours o i vecchi CSI, con buona personalità e capacità di elaborare i particolari: il violino, marchio di fabbrica della band, sempre più importante e l'ottimo uso dell' elettronica, con le chitarre che non giocano quasi mai la parte del leone. L' incedere ritmico costante e trascinante (Vergani Marelli o Non Resta Che Perdersi) è una cosa che adoro della band e intorno alla ritmica s'incastra il gioco delle voci/violino/basi elettroniche e chitarre, per un sound che passa dal rabbioso (Mi Dimentico Mi Assolvo), al lugubre al teatrale (Madreperla). Sperimentano i ragazzi, senza paure, senza abbandonarsi a facili giretti melodici. Alzano il tiro in modo consapevole e colpisco dritti al punto. D'incanto ho gli occhi aperti...ma siamo vivi perchè ci va. Ricordiamolo. www.iodrama.com www.facebook.com/iodrama