“Dasvidanija” contiene nove racconti, ognuno dei quali è memoria viva di esperienze semplici, ingenue, scritte a stampatello con la matita spuntata. Di per sé nulla di sconvolgente: la vita del quotidiano, in sordina, buffa, goffa, che inciampa negli impegni, che si agita per le scadenze, che si spaventa pensando a cosa mai finirà a combinare un domani. Tuttavia una semplicità fradicia di vita che, in un modo o nell'altro, riesce quasi sempre a farla in barba all'abitudine e alla banalità. Piccole, buone cose di pessimo gusto. Un disco maturato alla luce di molte consapevolezze in più rispetto al precedente disco d'esordio “Tanz!” (DreaminGorilla Records), sia dal punto di vista della stesura dei brani sia nell'attenzione riposta in fase di registrazione: un lavoro dunque meno istintivo e meno frettoloso, in cui cura e pazienza sono state le parole guida per il lungo percorso che ha condotto sino alla stesura definitiva dei brani. “Dasvidanija” è un disco eccentricamente pop, curato per quanto riguarda la parte elettronica dal produttore/sound designer Brian Burgan e impreziosito dalla collaborazione con Michele “Mezzala” Bitossi (Numero 6, Mezzala). La grafica dell'album è stata invece ideata e realizzata da Simone Bertuccini (Ex Otago). I testi sono nati con la volontà di divertirsi nella scrittura e allo stesso tempo di provare a offrire esperienze personali dirette e vive, con la speranza che qualcuno possa riconoscersi in queste storie e sorridere sornione anche delle sfortune. Le riprese di “Dasvidanija” sono state seguite ed effettuate dal batterista della band, Simone Gazzera in una cascina diroccata immersa nel verde delle colline liguri: iVenus, in sostanza, si sono costruiti, mazza e scalpello alla mano, il disco che volevano. SUL WEB: www.facebook.com/iVenuspage